Vivere l’Ottobre missionario mettendosi «In ascolto di Dio e dei poveri». Il titolo della copertina del numero di settembre- ottobre di Popoli e Missione è l’esortazione che il cardinale Louis Antonio Taglie, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, lancia al grande “popolo della missione” attraverso una intervista concessa in esclusiva ai lettori della nostra rivista. Nel dossier dedicato alla Giornata Missionaria Mondiale (GMM) il cardinale Tagle approfondisce il tema della “Carità che genera carità” nel momento in cui, a seguito della pandemia, l’umanità deve riscoprire la fraternità e la solidarietà con gli ultimi.
«Occorre una “umanità globale” accompagnata da una solidarietà senza frontiere- sottolinea il cardinale-. Per fare questo dobbiamo metterci in ascolto. Si, il mese missionario ci chiama a metterci in ascolto di Dio e dei poveri. Della loro voce, delle storie e dei bisogni». L’importanza della colletta per la GMM è sottolineata dall’articolo del dossier a firma di don Giuseppe Pizzoli, direttore di Missio, significativamente intitolato “Aiutiamo i missionari” poiché la «comunione spirituale si traduce in solidarietà concreta e universale a beneficio degli innumerevoli missionari che provengono da Paesi non ricchi e non hanno nessun appoggio dalle loro comunità di origine».
Nelle pagine di questo numero speciale, molte le voci dei missionari italiani sono mobilitati fino alle aree più sperdute del pianeta, per testimoniare quell’ “Eccomi, manda me. Tessitori di fraternità”, slogan della GMM di quest’anno. Le loro voci risuonano nelle pagine della rivista, dal Perù dove opera suor Giusy Riva al Vietnam di Bianca Maisano, medico Scalabriniano; dal Brasile alla Turchia dove opera il fidei donum don Massimiliano Palinuro; dal Sud Sudan, lo Stato più giovane al mondo, di Padre Daniele Moschetti (a cui è dedicato un servizio nella rubrica Attualità) ai missionari che operano nell’India travolta dall’epidemia di Covid.
L’editoriale del direttore Gianni Borsa si riferisce a quella “Umanità globale, esperanto della missione” che chiede «una rinnovata sensibilità e apertura di orizzonti e richiama all’animazione- e alla concreta generosità- nella Chiesa locale sul versante della missione ad gentes». Nel quadro d’insieme emergono spunti interessanti: dalla rilettura dell’efficacia d’azione di organismi internazionali come l’Organizzazione mondiale della sanità, tema approfondito in Primo Piano, al Focus sulla necessità dei singoli governi di impostare la spesa pubblica sui parametri di una economia di pace più che di guerra, riducendo gli investimenti nel settore delle industrie d’armi. Da segnalare il servizio sulle nuove Convenzioni per il servizio pastorale approvate dal Consiglio episcopale permanente della Cei e appena entrate in vigore, relative ai missionari, preti diocesani e laici italiani inviati in Italia, ma anche ai preti stranieri accolti in Italia per un servizio pastorale.